Il Turista: alla fine, stringi stringi, è solo una carta di credito… da rendere felice!

 IL TURISMO È UN’ESPERIENZA. MA ANCHE UNA TRANSAZIONE.

Per cui, striscia responsabilmente.

Nel settore turistico si parla spesso di accoglienza, emozioni, autenticità. Una visione romantica, che piace a tutti.
Ma ogni soggiorno, ogni esperienza di viaggio, prima di diventare un ricordo, si concretizza in un gesto molto semplice: una transazione economica.

Ed è proprio in quel momento, davanti a un POS, su una piattaforma di prenotazione o a una pagina di checkout, che il turista compie la scelta più importante: paga, e con quel gesto ci affida le sue aspettative.

È lì che inizia davvero la sfida per ogni host, property manager o operatore del mondo extra-alberghiero:
Non si tratta solo di far strisciare la carta di credito, ma di costruire un’esperienza dove il valore percepito superi di gran lunga il dolore di quella transazione.

Quando il cliente sente di aver ricevuto più di quanto ha speso, allora:

Non solo abbiamo guadagnato.

Abbiamo creato un cliente soddisfatto.

Un ospite che tornerà, lascerà una recensione positiva, parlerà bene di noi.

DARE VALORE OLTRE IL PREZZO PAGATO: IL VERO OBIETTIVO DELL’OSPITALITÀ

La transazione è il punto di partenza. La soddisfazione del cliente è il risultato da ottenere.

Troppo spesso, però, ci si fa la domanda sbagliata:
“Che tipo di cliente arriva?”

E la risposta che si cerca è di tipo geografico o demografico: “Francesi, Tedeschi, Svizzeri”.
Ma la vera domanda dovrebbe essere:
“Quale tipo di carta di credito arriva?”

Perché ogni ospite, a prescindere dalla nazionalità, rappresenta un diverso approccio al viaggio:

  • Budget controllato o disponibilità illimitata?
  • Alla ricerca del prezzo o del valore?
  • Cliente pratico o esperienziale?

Ognuno di loro è, metaforicamente, una carta di credito diversa.

COSTRUIRE IL PRODOTTO PER LA CARTA GIUSTA

Ecco il concetto chiave:
Il nostro prodotto di ospitalità – sia una casa vacanza, una villa o un B&B – deve essere pensato, costruito e venduto in funzione del tipo di carta che vogliamo attrarre.

Se il nostro cliente è una “Ricaricabile”, dobbiamo costruire un’esperienza semplice, essenziale, con un prezzo adeguato.

Se puntiamo a una “Amex Platinum”, dovremo offrire qualità, servizi e dettagli che giustifichino la spesa.

Se arriva una “Amex Centurion”, dobbiamo essere pronti a costruire un soggiorno su misura, esclusivo, senza preoccuparci del prezzo.

IL SEGRETO NON È NEL PREZZO. È NEL VALORE PERCEPITO.

Se il cliente, dopo aver pagato, percepisce di aver ricevuto più valore di quanto ha speso, abbiamo vinto su entrambi i fronti:

Noi abbiamo incassato il giusto.

Lui è soddisfatto e pronto a tornare o a parlar bene di noi.

E allora non resta che chiederci:
A quale carta di credito stiamo vendendo il nostro soggiorno?

DA QUI NASCE LA MIA PROVOCAZIONE:

Leggere i turisti come carte di credito.
E costruire il nostro prodotto di ospitalità su misura per loro.

Il messaggio è chiaro:
Il vero fatturato si costruisce non con il volume delle carte usate, ma con la tipologia di carta che accetti.

E soprattutto, con la soddisfazione generata dopo quella strisciata.

 

VEDIAMO METAFORICAMENTE QUALI SONO LE DIVERSE TIPOLOGIE DI CLIENTE/CARTE DI CREDITO 

 

TURISTA “PREPAGATA” (RICARICABILE)

Il cliente del budget controllato

 

Chi è?

Non è un cliente povero. È un cliente attento, che controlla quanto spende. Ha un budget chiaro e definito, e spesso sceglie l’extra-alberghiero proprio per tenere sotto controllo i costi. Può essere una famiglia giovane, un gruppo di amici, o un single che viaggia “senza fronzoli”.

È il classico cliente che usa una carta prepagata per evitare spese eccessive.

 

Cosa cerca?

  • Prezzo basso.
  • Soluzioni semplici.
  • Costi certi e trasparenti.
  • Nessuna sorpresa (in negativo).
  • Esperienza funzionale.

Quali alloggi preferisce?

  • Case vacanza essenziali.
  • B&B “easy” senza servizi accessori.
  • Appartamenti semplici, in posizione non primaria.
  • Arredi standard, dotazioni minime (ma funzionanti).

 

Quali sono le sue aspettative?

  • Pulizia impeccabile.
  • Check-in rapido e senza problemi.
  • Wi-Fi funzionante.
  • Cucina o angolo cottura per risparmiare sui pasti.
  • Chiarezza nella comunicazione (niente fraintendimenti o clausole nascoste).

Dove sbagliano molti host?

  • Promettono più di quanto offrono.
  • Non mantengono coerenza tra prezzo e servizio.
  • Trascurano dettagli basilari (pulizia, funzionalità, semplicità nel check-in).

Come si crea valore per lui?

  • Offrendo esattamente ciò che si aspetta, senza complicazioni.
  • Assicurando un’esperienza facile, funzionale e trasparente.
  • Curando pulizia e funzionalità, più del design o degli optional.

Qual è il rischio?

  • Recensioni negative per piccoli disservizi percepiti come “mancanze fondamentali”.
  • Clienti poco fedeli: tornano solo se il prezzo resta competitivo.

La vera opportunità?

Fare sentire il cliente che, pur avendo scelto una soluzione budget, ha ricevuto un trattamento curato e rispettoso. La sua soddisfazione può tradursi in recensioni sincere e raccomandazioni ad altri viaggiatori dello stesso segmento.

 

Sintesi strategica:

Il cliente Prepagata non cerca lusso. Cerca sicurezza.

Se sente di aver fatto una scelta intelligente (speso poco, ma ricevuto esattamente quello che si aspettava), sarà soddisfatto.

 

TURISTA “VISA / MASTERCARD CLASSIC”

Il cliente del buon rapporto qualità-prezzo

 

Chi è?

È il turista medio, quello che rappresenta la fascia più ampia del mercato extra-alberghiero. Non è un cliente low-cost, ma nemmeno un cliente di fascia alta. Valuta attentamente il rapporto tra prezzo e qualità percepita. Vuole spendere il giusto, ma sentirsi trattato bene.

Può essere una famiglia, una coppia o un piccolo gruppo di amici. Spesso è un turista nazionale o europeo (italiani, francesi, tedeschi), ma la sua caratteristica non è la provenienza geografica: è il suo comportamento d’acquisto.

 

Cosa cerca?

  • Comfort e praticità, senza sfarzi.
  • Qualche piccolo dettaglio “di livello” che faccia la differenza.
  • Posizione comoda (non necessariamente centrale, ma ben collegata).
  • Servizi di base garantiti e ben funzionanti.
  • Facilità nella prenotazione e nella gestione del soggiorno.

Quali alloggi preferisce?

  • Appartamenti moderni, arredati con cura ma senza lusso.
  • Case vacanza ben posizionate, vicine a servizi e spiagge.
  • B&B di fascia media, con servizi essenziali ma completi.
  • Ville semplici (per gruppi più ampi), senza dotazioni di lusso.

Quali sono le sue aspettative?

  • Ambienti curati e accoglienti.
  • Dotazioni essenziali presenti e funzionanti (Wi-Fi, aria condizionata, parcheggio, cucina ben attrezzata).
  • Nessun dettaglio trascurato (es. lampadine fulminate, sedie rotte).
  • Comunicazione chiara e rapida.
  • Check-in fluido.

Dove sbagliano molti host?

  • Credono che “standard” significhi “basilare” o “economico”.
  • Offrono un’esperienza da fascia budget, ma con un prezzo da fascia media.
  • Trascurano i dettagli che generano comfort percepito.

Come si crea valore per lui?

  • Garantendo un’esperienza fluida e senza sorprese.
  • Offrendo un ambiente dove il cliente percepisce di aver “speso bene” i suoi soldi.
  • Aggiungendo un piccolo plus (caffè in omaggio, una guida locale personalizzata, un check-in flessibile) che crei la sensazione di “attenzione in più”.

Qual è il rischio?

  • Se il rapporto qualità-prezzo è sbilanciato, il cliente lascia una recensione mediocre (non tanto negativa, quanto fredda).
  • Questo tipo di cliente è molto attento alle recensioni: un errore può allontanare futuri ospiti dello stesso target.

La vera opportunità?

  • Soddisfare questo cliente significa consolidare una base solida di prenotazioni future: la fascia media rappresenta la maggior parte del mercato.
  • Con recensioni positive e un prezzo percepito “giusto”, questo cliente diventa un potente alleato.

Sintesi strategica:

Il cliente Visa/Mastercard Classic vuole sentirsi un buon acquirente.

Se percepisce di aver ottenuto più di quanto ha pagato, anche solo di poco, lo racconterà con soddisfazione.



TURISTA “VISA / MASTERCARD GOLD / PLATINUM”

Il cliente dell’esperienza di qualità

 

Chi è?

È un cliente esigente, ma non inaccessibile. Si tratta di professionisti, famiglie con alto reddito, o gruppi di amici con un buon potere d’acquisto, che scelgono di concedersi una vacanza di livello superiore. Non cercano l’eccesso, ma la qualità vera. Amano il comfort, la cura nei dettagli, e sono disposti a pagare un prezzo adeguato, purché percepiscano di aver ricevuto un’esperienza di livello.

 

Cosa cerca?

  • Un alloggio curato, bello da vivere e da raccontare.
  • Ambienti confortevoli e dotazioni superiori (piscina, jacuzzi, outdoor curato).
  • Posizione strategica, privilegiata (vista mare, zona esclusiva o location iconica).
  • Servizi accessori disponibili (chef su richiesta, pulizie intermedie, concierge base).
  • Privacy e indipendenza.

Quali alloggi preferisce?

  • Ville o appartamenti di design, ben arredati e coerenti nel concept.
  • Strutture con piscina privata o spazi esterni di pregio.
  • Case vacanza con atmosfera “da rivista” o architettura riconoscibile.
  • B&B di fascia alta con ambientazioni personalizzate.

Quali sono le sue aspettative?

  • Un’esperienza senza imprevisti, fluida e “superiore alla media”.
  • Una gestione discreta e professionale, senza invadenza.
  • Ambienti ordinati, impeccabili e accoglienti, pronti per essere vissuti e fotografati.
  • Assistenza puntuale in caso di necessità (problem solving rapido).

Dove sbagliano molti host?

  • Offrono location potenzialmente “upscale”, ma trascurano la qualità reale (arredi economici, dotazioni di base).
  • Non differenziano la customer experience rispetto alla fascia media.
  • Credono che basti il prezzo alto per essere percepiti come luxury.

Come si crea valore per lui?

  • Curando l’alloggio come fosse una vetrina di design.
  • Offrendo ambienti coerenti, accoglienti e memorabili.
  • Disponendo di un “piano B” per ogni problema, che non venga mai scaricato sul cliente.
  • Aggiungendo dettagli extra (welcome kit, amenities premium, consigli personalizzati) che comunichino attenzione.

Qual è il rischio?

  • Se il cliente percepisce di aver pagato un prezzo da fascia alta per un prodotto da fascia media, la recensione sarà negativa, con l’accusa di “rapporto qualità-prezzo insufficiente”.

La vera opportunità?

  • Questo cliente ha disponibilità economica e voglia di concedersi il meglio. Soddisfarlo può portare a un marketing potente: racconterà la sua esperienza come un privilegio e sarà disposto a tornare, spendendo ancora.

Sintesi strategica:

Il cliente Gold/Platinum non cerca il lusso estremo, ma una qualità evidente, tangibile e coerente con il prezzo pagato.

Farlo sentire speciale senza esagerare è la chiave del successo.

 

TURISTA “AMEX”

Il cliente del lusso discreto

 

Chi è?

È il cliente alto-spendente, ma non appariscente. Appartiene a una fascia di mercato ridotta, ma molto redditizia. Viaggia spesso, conosce il lusso e pretende discrezione e servizio impeccabile. Non è interessato a ostentare, ma a vivere un’esperienza di livello superiore, senza doverla chiedere. Se sceglie una casa vacanza o una villa è perché desidera privacy e libertà, ma senza rinunciare ai servizi di un hotel 5 stelle.

 

Cosa cerca?

  • Privacy assoluta, ambienti esclusivi.
  • Ville o proprietà di pregio, curate in ogni dettaglio.
  • Servizi personalizzati e discreti (concierge, chef privato, esperienze su misura).
  • Gestione dell’alloggio a livello professionale, ma invisibile.
  • Comfort reale e finiture di alto livello.

Quali alloggi preferisce?

  • Ville di lusso in location esclusive (vista mare, accesso diretto alla spiaggia, proprietà con ampi spazi esterni).
  • Strutture architettonicamente distintive.
  • Ambienti finemente arredati, coerenti nello stile, con dotazioni premium (piscina privata, palestra, spa interna).
  • Esperienze tailor-made (massaggi in villa, yoga al tramonto, transfer in elicottero…).

Quali sono le sue aspettative?

  • Tutto ciò che desidera, pronto prima ancora che lo chieda.
  • Nessun problema, nessuna attesa.
  • Servizio “su misura”, ma discreto: non vogliono essere disturbati.
  • Un’ospitalità “invisibile” ma impeccabile.

Dove sbagliano molti host?

  • Credono che basti una bella villa per attrarre clienti luxury.
  • Offrono servizi standard sotto un prezzo luxury, creando dissonanza.
  • Mancano di professionalità nella gestione di imprevisti (errori o tempi di risposta lenti).
  • Trascurano la formazione del personale di supporto (pulizie, assistenza).

Come si crea valore per lui?

  • Creando un’esperienza personalizzata e fluida.
  • Curando ogni dettaglio, dal check-in al soggiorno fino alla partenza.
    Evitando che il cliente debba mai “chiedere” o “chiarire”.
  • Aggiungendo valore invisibile (organizzazione perfetta, gestione rapida dei problemi).

Qual è il rischio?

  • Il fallimento non viene dimenticato. Una recensione negativa da un cliente Amex ha un peso reputazionale forte, soprattutto nel settore luxury.
  • Il cliente Amex non perdona un’esperienza standard a prezzo premium.

La vera opportunità?

  • Questo cliente, se soddisfatto, diventa un cliente fidelizzato: ritorna, consiglia, porta amici e conoscenti dello stesso segmento.
  • Soddisfare un cliente Amex può diventare il biglietto da visita della struttura nel mercato luxury.

Sintesi strategica:

Il cliente Amex cerca il lusso vero, non l’ostentazione. Pretende qualità, discrezione e servizio impeccabile. Se si sente curato e rispettato nella sua privacy, spenderà senza discutere.

 

TURISTA “AMEX CENTURION”

Il cliente dell’esclusività assoluta – Il target tipico della Costa Smeralda Extra

 

Chi è?

È l’ospite rarissimo. Appartiene alla fascia ultra-high-end del mercato. Non cerca un soggiorno: cerca un’esperienza privata, esclusiva, personalizzata al massimo. Viaggia per scelta, non per necessità. Non si interessa al prezzo, perché il prezzo non è una variabile: il vero valore per lui è il tempo, la privacy e il servizio impeccabile.

In Sardegna rappresenta il cliente tipico della Costa Smeralda: un mercato a sé, fatto di ville private affittate senza intermediazione pubblica, clienti gestiti tramite agenzie specializzate o canali di referral privati, e soggiorni che non appaiono mai sulle piattaforme standard.

 

Cosa cerca?

  • Privacy totale e protezione dalla visibilità pubblica.
  • Proprietà riservate, non pubblicizzate, difficilmente rintracciabili sui circuiti standard.
  • Servizi ultra-esclusivi (chef stellati, security privata, transfer in elicottero, yacht a disposizione).
  • Ambienti architettonicamente distintivi, dotati di ogni comfort immaginabile.
  • Un soggiorno dove ogni cosa sia fatta esattamente come desidera, senza doverlo esplicitare.

Dove va in Sardegna?

  • Costa Smeralda: ville private affacciate sul mare, proprietà con accesso riservato, residenze nascoste dietro servizi di concierge di altissimo livello.
  • Luoghi non pubblicizzati: non cercano “Porto Cervo” in quanto brand, ma ciò che il brand sottintende in termini di esclusività.

Cosa cerca?

  • Privacy totale e protezione dalla visibilità pubblica.
  • Proprietà riservate, non pubblicizzate, difficilmente rintracciabili sui circuiti standard.
  • Servizi ultra-esclusivi (chef stellati, security privata, transfer in elicottero, yacht a disposizione).
  • Ambienti architettonicamente distintivi, dotati di ogni comfort immaginabile.
  • Un soggiorno dove ogni cosa sia fatta esattamente come desidera, senza doverlo esplicitare.

Quali alloggi preferisce?

  • Proprietà private di alto livello, normalmente non disponibili al pubblico.
  • Ville di design firmate da architetti di fama o residenze storiche completamente restaurate.
  • Strutture completamente gestite come “private estates”, con team dedicato e accesso limitato.
  • Location che offrono esperienze impossibili altrove (accesso diretto a una cala privata, elicampo privato, spa interna di livello internazionale).

Quali sono le sue aspettative?

  • Che tutto sia “tailor-made” in base alle sue preferenze.
  • Che il servizio sia di livello superiore, continuo ma invisibile.
  • Che il tempo non venga mai sprecato: tutto deve essere ottimizzato, puntuale, fluido.
  • Che nessun problema venga mai esposto all’ospite: ogni criticità deve essere risolta in background.

Dove sbagliano molti host?

  • Cercano di vendere un prodotto luxury al mercato top luxury: non basta una bella villa e un concierge.
  • Usano il prezzo alto come unico elemento distintivo, senza costruire un’esperienza realmente esclusiva.
  • Pensano che il lusso sia ostentazione: il cliente Centurion vuole discrezione, non visibilità.

Come si crea valore per lui?

  • Costruendo un soggiorno privatissimo, esclusivo, fluido.
  • Gestendo il cliente tramite canali dedicati (senza OTA, spesso tramite agenzie specializzate).
  • Offrendo una regia impeccabile, dove l’ospite non si accorge mai della macchina organizzativa.
  • Restituendo al cliente la sensazione di vivere “un’isola personale”, anche se solo per pochi giorni.

Qual è il rischio?

  • Un errore operativo compromette non solo il soggiorno, ma l’intera reputazione della struttura nel segmento luxury.
  • Questo cliente non scrive recensioni: ma parla, e se il suo racconto è negativo, il danno è reale.

La vera opportunità?

  • Soddisfare un cliente Centurion apre le porte del mercato ultra-high-end.
  • È un cliente che può diventare un referral privato e portare contatti di valore altissimo, direttamente.

Sintesi strategica:

Il cliente Amex Centurion non compra un soggiorno. Compra esclusività, tempo, privacy e perfezione operativa.

Non è un turista. È un cliente da gestire in modo sartoriale.



TURISTA “REVOLUT”

Il cliente smart, giovane e digitale

 

Chi è?

È il nomade digitale, il lavoratore da remoto, il giovane imprenditore o il freelance europeo. Viaggia spesso, usa piattaforme digitali e strumenti fintech come Revolut per gestire pagamenti e budget. Non è necessariamente un cliente “povero”, ma è pragmatico: non spende per status, spende per praticità.

Ama le esperienze locali, la flessibilità e la tecnologia. Si muove con leggerezza, ma valuta attentamente ogni spesa.

 

Cosa cerca?

  • Prenotazione e check-in 100% digitali.
  • Wi-Fi potente, spazi di lavoro, case attrezzate per soggiorni anche di media durata.
  • Facilità di comunicazione via chat o app, niente telefonate.
  • Servizi smart, self-service o automatizzati.
  • Posizione strategica, ma non necessariamente turistica: privilegia centri urbani o borghi digital-friendly.

Quali alloggi preferisce?

  • Appartamenti di fascia midscale o budget evoluto, con arredi funzionali e moderni.
  • Spazi minimal, ben organizzati, perfetti per vivere e lavorare.
  • Case o B&B automatizzati: self check-in, guide digitali, assistenza via WhatsApp.
  • Soluzioni con abbonamenti Netflix, smart TV, scrivania e lampade da lavoro.

Dove va in Sardegna?

  • Cagliari, Alghero, Olbia: centri urbani con servizi e comunità internazionale.
  • Borghi minori, se ben connessi digitalmente (es. Bosa, Orosei, Iglesias).
  • Preferisce destinazioni “reali” e autentiche, non location turistiche di massa.

Quali sono le sue aspettative?

  • Zero complicazioni. Tutto dev’essere chiaro, semplice e immediato.
  • Spazi dove poter lavorare e vivere comodamente.
  • Nessun servizio superfluo: il superfluo lo percepisce come inutile.
  • Assistenza via chat, non con telefonate o incontri.

Dove sbagliano molti host?

  • Impongono procedure tradizionali (check-in fisico, firme cartacee).
  • Trascurano il Wi-Fi o non segnalano spazi per lavorare.
  • Offrono un’esperienza old-school in un contesto urbano, risultando “datati”.

 

Come si crea valore per lui?

  • Automatizzando il più possibile il soggiorno.
  • Rendendo ogni interazione veloce e digitale.
  • Curando l’aspetto funzionale più che quello estetico.
  • Offrendo servizi extra solo se effettivamente utili (bike-sharing, coworking, ecc.).

Qual è il rischio?

  • Un’interazione lenta o burocratica può portare a recensioni negative.
  • Il cliente Revolut ha aspettative di efficienza, non di lusso: basta poco per deluderlo.

La vera opportunità?

  • Questo segmento è in forte crescita. Soddisfarlo significa posizionarsi in un mercato emergente e altamente fidelizzabile.
  • Il cliente Revolut, se soddisfatto, ritorna e consiglia tramite community online o social.

Sintesi strategica:

Il cliente Revolut cerca flessibilità, tecnologia e funzionalità. Non vuole attenzioni, vuole efficienza.

Se lo fai sentire indipendente e connesso, diventerà un cliente fedele.

 

TURISTA “CRYPTO”

Il cliente tecnologico, sperimentale e orientato all’innovazione

 

Chi è?

È un viaggiatore di nicchia, ma in crescita. Giovane (ma non solo), tecnologico, appassionato di blockchain, criptovalute e finanza decentralizzata. Non sceglie strutture convenzionali: cerca luoghi e host che condividano il suo approccio innovativo. Viaggia per piacere o business, ma sceglie in base alla mentalità dell’host, più che in base al livello di lusso della struttura.

È il cliente che chiede: “accettate pagamenti in Bitcoin o USDT?”. E decide se prenotare (o meno) in base alla risposta.

 

Cosa cerca?

  • Accettazione di criptovalute come metodo di pagamento reale.
  • Strutture e host attenti all’innovazione e alla sostenibilità.
  • Esperienze “diverse” dal classico turismo di massa.
  • Comunicazione trasparente, diretta e smart.

Quali alloggi preferisce?

  • Qualunque fascia (dalla midscale al luxury), purché digital-friendly e innovative.
  • Case e ville gestite con mentalità moderna: smart home, gestione via app, tecnologie visibili (domotica, automazioni).
  • Esperienze collegate al mondo digitale o all’innovazione.

Dove va in Sardegna?

  • Cagliari e altri hub urbani digital-friendly.
  • Ville o proprietà riservate, gestite in modo moderno e tecnologico.
  • Borghi alternativi, se collegati a progetti di ospitalità innovativa o sostenibile.

Quali sono le sue aspettative?

  • Coerenza: non cerca solo di pagare in crypto, vuole sentirsi in un ambiente aperto all’innovazione.
  • Flessibilità nel metodo di pagamento e nella gestione.
  • Un rapporto autentico, diretto, orizzontale: non ama la formalità tradizionale.
  • Esperienze fuori standard.

Dove sbagliano molti host?

  • Promettono innovazione senza realmente offrirla.
  • Accettano crypto solo come trovata di marketing, ma poi gestiscono il soggiorno come un B&B tradizionale.
  • Non capiscono che per questo cliente il modo in cui si paga è parte dell’esperienza.

Come si crea valore per lui?

  • Integrando davvero le crypto nella gestione dei pagamenti.
  • Rendendo il soggiorno fluido, digitale, personalizzabile.
  • Offrendo optional che riflettano la mentalità tech: domotica, NFT come gadget, tour esperienziali alternativi.

Qual è il rischio?

  • Deluderlo significa perdere non solo un cliente, ma una rete: i crypto-travellers si muovono in community globali e condividono esperienze online.

La vera opportunità?

  • Questo segmento è piccolo, ma in crescita e molto influente nel marketing digitale.
  • Soddisfare un cliente crypto può significare entrare in una community esclusiva di viaggiatori d’élite tecnologici.

Sintesi strategica:

Il cliente Crypto non cerca lusso o comfort tradizionali. Cerca innovazione vera, nella gestione e nel mindset.

Se percepisce coerenza e apertura, sarà un cliente fedele e un potente ambassador.

 

ANALISI SUL MERCATO SARDEGNA 2024: QUANTE E QUALI CARTE DI CREDITO ARRIVANO?

Il mercato extra-alberghiero della Sardegna è un grande mazzo di carte. Ogni cliente che prenota è, metaforicamente, una carta di credito diversa. Ma non tutte le carte sono distribuite in modo equilibrato.

I dati 2024 raccontano una storia precisa, che può essere letta come una suddivisione di carte nei portafogli dei turisti:

 

  • Carte Ricaricabili (Prepagate): rappresentano il segmento Budget. Sono il 20% circa del mercato in termini di strutture disponibili, ma generano solo il 10% circa del fatturato complessivo. In pratica, una lunga fila di ospiti con budget contenuto, che cercano un soggiorno essenziale e spendono il minimo indispensabile. Ogni soggiorno è una piccola transazione: molte strisciate, poca marginalità.
  • Carte Visa/Mastercard Classic: sono il cuore operativo del segmento Economy e parte del Midscale. Rappresentano clienti pratici, attenti al prezzo, ma pronti a spendere qualcosa in più se percepiscono valore. Coprono insieme alle carte ricaricabili circa il 40% del mercato delle strutture, ma producono meno del 25% del fatturato totale. Volume elevato, revenue contenuto. Sono clienti facili da trovare, ma difficili da far spendere.
  • Carte Gold/Platinum: qui si entra nel Midscale avanzato e nell’Upscale. Questo segmento vale quasi il 30% delle strutture, ma genera una quota di fatturato significativamente superiore alla loro incidenza numerica, intorno al 35%. Il cliente Gold cerca qualità tangibile, non esclusività. Sono i clienti che fanno la differenza tra riempire le notti e riempire il conto.
  • Carte Amex (Standard): rappresentano una parte ridotta del volume, ma strategica in termini di revenue. Sono ospiti che scelgono strutture di pregio, ricercano privacy e servizio, e rappresentano una fetta significativa del fatturato complessivo. Questi clienti coprono meno del 10% delle strutture, ma producono circa il 20-25% del fatturato del comparto. Ogni strisciata di una Amex standard vale, mediamente, il doppio di una Visa Classic.
  • Carte Amex Centurion: il segmento invisibile e ultra-redditizio. Questi clienti non compaiono sui portali pubblici, ma il loro peso economico è enorme. In Costa Smeralda, un singolo soggiorno di un cliente Centurion può valere economicamente quanto centinaia di soggiorni Budget. Qui il concetto di prezzo sparisce: si vende tempo, esclusività, riservatezza e perfezione operativa. È un mercato dove non conta quante carte hai, ma quali carte riesci a intercettare.

 

In sintesi, la Sardegna non ha un mercato turistico omogeneo, ma un mercato a fasce di credito. Chi sa riconoscere il "plafond" reale di ciascun cliente e strutturare un'offerta coerente con la carta che porta nel portafoglio, costruisce valore vero.

Il vero fatturato si costruisce non con il volume delle carte usate, ma con la tipologia di carta che accetti.

E soprattutto, con la soddisfazione generata dopo quella strisciata.



SINTESI FINALE

Il mercato extra-alberghiero della Sardegna non è un mercato unico: è un insieme di mercati sovrapposti, ciascuno rappresentato da una diversa "carta di credito". Ognuna di queste carte rappresenta un profilo cliente, con aspettative e comportamenti diversi.

 

Chi vuole competere deve fare una scelta strategica chiara:

  • Vuoi lavorare nel volume? Allora preparati a servire clienti Prepagata e Visa/Mastercard Classic: segmenti Budget ed Economy. Sono le "carte ricaricabili" del turismo. Per loro, serve un modello operativo standardizzato, essenziale e iper-efficiente. È la battaglia dei numeri: tante transazioni, margini ridotti, soddisfazione garantita dalla semplicità.
  • Vuoi entrare nella fascia media solida? Punta ai clienti Visa/Mastercard Classic e Gold/Platinum: il mondo Midscale. Qui vince chi sa offrire funzionalità e cura, chi trasforma un soggiorno semplice in un'ottima esperienza quotidiana. È il territorio del buon rapporto qualità-prezzo, dove il cliente vuole sentirsi un acquirente intelligente.
  • Vuoi posizionarti nell'Upscale o nel Luxury? Parla ai clienti Amex. Non basta un buon prodotto: serve un'esperienza di marca. Ogni soggiorno deve essere coerente con una carta di credito "premium": discrezione, servizi su misura, dettagli impeccabili. Qui il cliente non compra il prezzo, compra il valore percepito e il comfort mentale.
  • Vuoi attrarre i clienti Top Luxury (Amex Centurion)? Dimentica le OTA, Booking e Airbnb. Questo cliente non prenota online: va intercettato tramite referral, relazioni personali, agenzie private. La tua offerta dev'essere invisibile al pubblico e perfetta per il cliente. Gestisci il soggiorno come un evento esclusivo, dove il tempo è la vera moneta e ogni dettaglio deve funzionare senza essere visibile.

 

In definitiva:

  • Il tuo prodotto di ospitalità è pensato per la carta di credito giusta?
  • Il valore percepito dal cliente supera il dolore della transazione?

 

Se la risposta è sì, hai costruito un business sostenibile.
Se la risposta è no, sei semplicemente una scelta tra tante.

 

A te la scelta. E a loro, la strisciata.